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CHE FINE FANNO I TAPPI PORTATI IN PROLOCO?
CHE FINE FANNO I TAPPI PORTATI IN PROLOCO?
La domanda, formulata a volte con parole diverse, ci viene rivolta spesso da chi ce li consegna per le prime volte o da altri che scoprono questo punto di raccolta dietro la vetrina di via don Minzoni 7.
Qualche anno fa si era iniziato con due scatoloni bianchi. 
Oggi quattro non bastano a contenere i tappi di plastica e quelli di sughero travasati da borse e sacchetti dei cittadini che entrano in Proloco con i frutti della loro meticolosa raccolta. E il signor Giorgio Furlani, uno dei volontari addetti al ritiro, nei primi tempi passava una volta ogni due mesi; ora capita che lo si debba chiamare anche a distanza di due settimane, tanto è cresciuto l’apporto.
Seguiamo ora il percorso delle due specie di tappi. Suddivisi in capienti sacchi diversi, quelli per la plastica e quelli per il sughero, il signor Furlani – a volte aiutato dalla moglie Elena – li stipa sul furgone o sull’auto e al termine del giro di quella giornata tutto viene scaricato in un deposito di Lissone.
Ed è qui che si svolgono alcune necessarie operazioni.
I tappi di plastica sono pesati, travasati in grossi e morbidi contenitori detti big bag o borsoni, accatastati e quindi venduti alla ditta che li sottopone al processo di lavorazione prima con la rifusione della plastica, da cui vengono cancellate molte impurità, poi con la sua trasformazione in prodotti finiti come cassette e pallet pronti per l’utilizzo. 
Più complicato il percorso dei tappi di sughero. Anzitutto perché vanno sottoposti a un procedimento di cernita per separare quelli di vero sughero da quelli di finto sughero chiamati ‘tarocchi’ dagli operatori. Contabilizzate le quantità e raccolte nei big bag, questi sono conservate in un deposito di Sulbiate (MB) fino a raggiungere la capacità di carico di un camion che li trasporta fino a Scomigo, in provincia di Treviso, dove si trova una importante base italiana della multinazionale Amorim Cork con sede in Portogallo. Questa azienda si occupa principalmente della produzione dei tappi di sughero e qualche anno fa ha dato inizio ad un progetto chiamato “Progetto Etico”, finalizzato a sponsorizzare il riciclo e la raccolta dei tappi di sughero affinchè non vengano sprecati. In pratica la Amorim Cork aggiunge un contributo al prezzo di mercato dei tappi raccolti e paga con regolarità. 
Alcuni dati riportati nel numero 46 del mese di Aprile 2021 della rivista della Fondazione Malattie del sangue “ematos”.
Dal 2007 quando è iniziata l’attività di raccolta, il totale dei tappi di plastica ha raggiunto 1.909,3 tonnellate.
La raccolta dei tappi di sughero è cominciata solo nel 2015 e ha raggiunto 46,7 tonnellate.
Complessivamente l’utile netto complessivo è stato di 281.000 euro. Questi soldi e quelli che deriveranno dalle attività di raccolta dei tappi di platica e di sughero sono utilizzati per “la promozione della ricerca e per il progresso nel trattamento delle leucemie e delle altre malattie del sangue”.
All’associazione Sestoproloco ogni anno ci giunge la lettera di ringraziamento della Presidente della Fondazione per l’apporto di tappi di plastica e soprattutto di sughero dei nostri concittadini ed anche di persone di altri paesi della Lombardia. E’ un grazie che Sestoproloco intende condividere con tutti. 
Savino Bonfanti
Domenica, 20 Giugno 2021